Icona Burlamacca caricamento
Bonanni direttore del Carnevale di Santhià
Bonanni direttore del Carnevale di Santhià

Bonanni direttore del Carnevale di Santhià

Un nuovo nome di prestigio arricchisce il Carnevale di Santhià, il più antico del Piemonte: Paolo Bonanni, per dieci anni interprete di Burlamacco, maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio e presidente della Commissione Tecnico Artistica nel 2013, sarà il nuovo direttore artistico della storica kermesse santhiatese.

VercelliOggi.it

Paolo Bonanni, autore e interprete di teatro dialettale, creatore di sette commedie musicali per il Carnevale di Viareggio, vanta 5 anni di professionismo nella “Compagnia dei Misteri” di Gian Piero Alloisio con la quale ha partecipato a importanti Festival teatrali italiani ad Anagni, a Borgio Verezzi, a Viareggio con Festival Gaber e nell’Alto Monferrato. Dopo l’esperienza nella Commissione Tecnico Artistica del Carnevale di Viareggio 2013, arriva a Santhià con l’intento di contribuire all’arricchimento artistico della storica kermesse cittadina. “Dopo il patto di Gemellaggio,- spiega il neo direttore artistico – l’intento tra le due realtà è stato subito di cercare di crescere insieme, di interagire, si scambiarci tradizioni e cultura. Dopo una mia visita alla città di Santhià e dopo aver conosciuto il mondo di questo Carnevale Storico, ho proposto un progetto fatto di eventi e manifestazioni che, alla luce della mia trentennale esperienza di spettacolo, potrà arricchire in modo significativo il programma della tradizione santhiatese che non dovrà mai essere intaccato”.

Ma l’impegno di Bonanni non sarà solo quello di arricchire con la sua vena artistica la magia del Carnevale Storico di Santhià, ma anche di far conoscere la bellezza della kermesse santhiatese in altre zone d’Italia: “La manifestazione di Santhià sarà presente durante il Carnevale di Viareggio 2014 con una serie di proposte originali, fatte di mostre, rievocazioni e sfilate. Insomma – conclude Bonanni – stiamo lavorando anche perché Viareggio possa essere una vetrina per Santhià. Da questo scambio non potremo che uscirne soddisfatti e consapevoli di quale e quanto patrimonio culturale stiamo offrendo”.