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Le musiche della Canzonetta dei rioni 1981

Le musiche della Canzonetta dei rioni 1981

Nel 1981 le canzoni in gara (ancora abbinate ai Rioni) salirono a dieci. Ancora tre serate come l’anno precedente al Teatro Eden. La giuria invece fu nominata dagli stessi Rioni. I rioni per la prima volta oltre alle canzoni portarono in scena anche gli sketches. Presentò lo spettacolo Marco Predolin inviato da Radio Montecarlo. Trionfò Gualtiero Lami autore di musica e parole con “Avanti con le Maschere” in gara per il Rione Vecchia Viareggio.

Ecco le musiche della seconda Canzonetta dei rioni: insieme al riproduttore musicale potete anche trovare i testi. Buon ascolto!

Viareggio d’un tratto sembra maggio
se al sole rubi un raggio e lo regali al Carneval.
Tempaccio con nuvole o Libeccio
sarebbero un pasticcio per il nostro baccanal.
Che botto, è questo il gran debutto,
chi ha voglia fa un po’ il matto
e si dimentica l’età.

Avanti con le maschere,
nessuno sa resistere,
insieme puoi scommettere
c’è tutta la città.

Son frivole, simpatiche,
a volte un po’ ridicole
coi loro grandi boccoli
spaventano i più piccoli.
Coperte di coriandoli
che sembrano lentiggini,
rallegrano di fronzoli
le strade fino agli angoli;
canzoni, amore e ninnoli
per tutto il Carneval.

Viareggio per questo pomeriggio
inventa un nuovo arpeggio e un motivetto da cantar.
Le bande sull’alito dell’onde
di queste dolci sponde il cuore fanno innamorar.
Perbacco! Ondina e Burlamacco
ci lasciano di stucco
e poi cominciano a ballar.

Avanti con le maschere,
nessuno sa resistere,
insieme puoi scommettere
c’è tutta la città.

Son frivole, simpatiche,
a volte un po’ ridicole
coi loro grandi boccoli
spaventano i più piccoli.
Coperte di coriandoli
che sembrano lentiggini,
rallegrano di fronzoli
le strade fino agli angoli;
canzoni, amore e ninnoli
per tutto il Carneval.

Coperte di coriandoli
che sembrano lentiggini,
rallegrano di fronzoli
le strade fino agli angoli;
canzoni, amore e ninnoli
per tutto il Carneval.

Canzoni, amore e ninnoli
per tutto il Carneval.

Canzone 1° classificata – RIONE VECCHIA VIAREGGIO

In tutta la terra, contrasti e proteste,
di chiacchiere insulse, son piene le teste,
di volti improntati a falsa morale,
e la corruzione è un fatto normale.
C’è solo un paese che pensa all’amore,
e le sue battaglie le vince col cuore.
Si chiama Viareggio e basta così.
È un fiore di maggio e dice di sì.

Carnevale vuol dire libertà,
vuol dire gente che ti guarda e ti sorride.
Già sul viale si vede
un’esplosione di felicità.
È fiducia nel tempo che verrà.
Di danze e balli che ora fanno il girotondo,
grazie a lui presto nel mondo solo pace ci sarà,
Carnevale vuol dire libertà.

Chinare la testa, pagare le tasse,
vedere arricchire chi sfrutta le masse.
Subire ogni giorno la burocrazia,
gli scherzi, i baccani, dell’economia.
Le paghe da poco, i prezzi alle stelle,
un perfido gioco che brucia la pelle.
Soltanto Viareggio, può dire di no,
e di ogni problema può fare un falò.

Carnevale vuol dire libertà,
vuol dire gente che ti guarda e ti sorride.
Già sul viale si vede
un’esplosione di felicità.
È fiducia nel tempo che verrà.
Di danze e balli che ora fanno il girotondo,
grazie a lui presto nel mondo solo pace ci sarà,
Carnevale vuol dire libertà.

Carnevale vuol dire libertà,
vuol dire gente che ti guarda e ti sorride.
Già sul viale si vede
un’esplosione di felicità.
È fiducia nel tempo che verrà.
Di danze e balli che ora fanno il girotondo,
grazie a lui presto nel mondo solo pace ci sarà,
Carnevale vuol dire libertà.

Carnevale vuol dire libertà!

RIONE 4 VENTI

È arrivato Re Carneval,
tutti facciamo gli’onor.
Mille mascherine in coro sul vial,
cantano un inno d’amor,

È Carneval.
Viareggio in festa aspetta te,
soffia un libeccio di gaiezza che
invade la città e a tutti sa donar felicità.
Il Carneval
è una marea di gioventù
che dalla spiaggia viene e poi sale su
e vuol creare anche qua in libertà
una nuova società.

Apri le braccia, sorridi, snella fanciulla,
Re carnevale che ti trastulla, mille canzoni,
Mille illusioni dà.

Nel baccanal,
vieni a godere pure tu,
una carezza, un bacio e nulla più.
Il mondo incanterà
e a tutti porterà serenità.
E sul vial
corri felice insieme a me.
Festa più bella in tutto il mondo non c’è.
Di questa nostra città, ciascun lo sa,
è il monarca eccezional,
Carneval!

Ogni cuore palpita già,
e vuole qui folleggiar.
A una rinnovata e giusta umanità,
ridono il cielo ed il mar.

Il Carneval
è una marea di gioventù
che dalla spiaggia viene e poi sale su
e vuol creare anche qua in libertà
una nuova società.

Apri le braccia, sorridi, snella fanciulla,
Re carnevale che ti trastulla, mille canzoni,
Mille illusioni dà.

Nel baccanal,
vieni a godere pure tu,
una carezza, un bacio e nulla più.
Il mondo incanterà
e a tutti porterà serenità.
E sul vial
corri felice insieme a me.
Festa più bella in tutto il mondo non c’è.
Di questa nostra città, ciascun lo sa,
è il monarca eccezional,
Carneval!

È Carneval, è Carneval!

RIONE TORRE DEL LAGO

Lavora la città, allegramente,
ognun di noi, come può si dà da far,
han tutti un unico pensiero nella mente:
presto arriva il Carneval!
Nell’aria un motivetto già si sente,
la Libecciata lo comincia a strimpella’,
lo cantano i bambini
insieme cogli anziani
e un coro già comincia a diventar.

Canta, canta Carnevale.
Canta, canta il ritornello.
Burlamacco con Gianduia,
Arlecchino e Stenterello.
Canta, canta Carnevale.
Per Viareggio, sua città,
grida in coro il Baccanale:
Delafia, ma che città!!!

Canta, canta Carnevale.
Canta, canta il ritornello.
Burlamacco con Gianduia,
Arlecchino e Stenterello.
Canta, canta Carnevale.
Per Viareggio, sua città,
grida in coro il Baccanale:
Delafia, ma che città!!!

E canta la città allegramente
ognuno canta come può e come sa,
gioie e dolori sono tutto e non son niente
quando esplode il Carneval.
Nell’aria il ritornello si risente,
maschere e carri colla gente a smanacca’.
Lo cantano i bambini
sul molo coi gabbiani
e il coro invade tutta la città:

Canta, canta Carnevale.
Canta, canta il ritornello.
Burlamacco con Gianduia,
Arlecchino e Stenterello.
Canta, canta Carnevale.
Per Viareggio, sua città,
grida in coro il Baccanale:
Delafia, ma che città!!!

Canta, canta Carnevale.
Canta, canta il ritornello.
Burlamacco con Gianduia,
Arlecchino e Stenterello.
Canta, canta Carnevale.
Per Viareggio, sua città,
grida in coro il Baccanale:
Delafia, ma che città!!!

Canta, canta Carnevale.
Canta, canta il ritornello.
Burlamacco con Gianduia,
Arlecchino e Stenterello.
Canta, canta Carnevale.
Per Viareggio, sua città,
grida in coro il Baccanale:
Delafia, ma che città!!! (x4)

Canzone 2° classificata – RIONE VARIGNANO

I miei problemi,
i miei pensieri,
le notti corte che non dormo mai.
I miei domani
con le riforme
che mai nessuno mi riformerà.
Non so che dire,
non so che fare,
ma lascio tutte che è ora è Carneval.
Tanto Viareggio mi sa capire,
quello che basta è la felicità.

Voglio Viareggio, che ha carri pieni,
porta l’amore dal lungomar
fino a rioni col baccanale.
Sotto ogni maschera c’è una bambina
che mi sa dare baci e coriandoli
per me, nel cuore, felicità!
Voglio Viareggio
e tutto il resto lo butto a mare
per l’eternità!

Il referendum,
con le elezioni,
di giorni lunghi, con fatica e guai.
La contingenza
con l’inflazione,
e arrabattarsi e non fermarsi mai.
Non so che dire,
non so che fare,
ma lascio tutto e corro al Carneval.
Tanto Viareggio, mi sa capire,
quello che basta è ritrovarsi qua.

Voglio Viareggio, che ha carri pieni,
porta l’amore dal lungomar
fino a rioni col baccanale.
Sotto ogni maschera c’è una bambina
che mi sa dare baci e coriandoli
per me, nel cuore, felicità!
Voglio Viareggio
e tutto il resto lo butto a mare
per l’eternità!

Che mi sa dare baci e coriandoli
per me, nel cuore, felicità!
Voglio Viareggio
e tutto il resto lo butto a mare
per l’eternità!
Voglio Viareggio
e tutto il resto lo butto a mare
per l’eternità!

RIONE COMPARINI

Un noto peschereccio d’alto mare
ha preso nella rete tre sirene,
che nel Tirreno stavano a cantare
senza sapere che era Carneval.
Ed ora che lo sanno le prigioniere
una richiesta fanno al capo pescator:

“Capitano, chiama sul molo
quanto di meglio ha il tuo Carneval.
E di maschere di lungo stuolo,
noi felici staremo a guardar.
Non sappiamo solo cantare
accompagnate dalla musica del mar;
non possiamo certo ballare
ma vogliamo amare e baciar.
Però se vuoi l’amore non farci male
e in onore del Carnevale facci tornare in libertà!
Capitano, fino a Viareggio
nuoteremo, stai sicuro, accanto a te,
ma via radio chiama subito il corteggio
che fa onore a Burlamacco e il Carnevale!”

È giunto a terra quel radiomessaggio,
e l’han capito al volo nei rioni.
In maschera col nome di Viareggio,
andranno tutti sul molo ad aspettar.
E nell’attesa intanto via radio ascolteranno
delle sirene il canto, che dice al pescator:

“Capitano, chiama sul molo
quanto di meglio ha il tuo Carneval.
E di maschere di lungo stuolo,
noi felici staremo a guardar.
Non sappiamo solo cantare
accompagnate dalla musica del mar;
non possiamo certo ballare
ma vogliamo amare e baciar.
Però se vuoi l’amore non farci male
e in onore del Carnevale facci tornare in libertà!
Capitano, fino a Viareggio
nuoteremo, stai sicuro, accanto a te,
ma via radio chiama subito il corteggio
che fa onore a Burlamacco e il Carnevale!”

Però se vuoi l’amore non farci male
e in onore del Carnevale facci tornare in libertà!
Capitano, fino a Viareggio
nuoteremo, stai sicuro, accanto a te,
ma via radio chiama subito il corteggio
che fa onore a Burlamacco e il Carnevale!
Ma via radio chiama subito il corteggio
che fa onore a Burlamacco e il Carnevale!”

RIONE MARCO POLO

Durante tutto l’anno sono un tantino anemico
e po’ l’aria di mare mi rende nevrastenico.
Fa’ delle passeggiate alla Lecciona,
almeno lì ci trovi l’aria bona.
Purtroppo la pineta è diventata leta,
fra ‘ppini e fra gli sprocchi
c’è pieno di fi’ fi’!
Figuriti non dormo da ‘ppensieri:
figlioli che non sono ancora svezzi,
e le cambiali son scadute ieri!
Va dal dottore,
hai ‘nnervi a pezzi!
Ho fatto già l’analisi, l’elettrocardiogramma;
nel sangue c’ho ‘ccoriandoli, nel core un pentagramma
che sona un ritornello
che dice così:

Noi viareggini
stiamo bene a Carnevale
perché allora abbiamo tutti
lo stesso codice fiscale.
Il Carnevale
ci dà un colorito strano
e sembriamo tutti quanti
pitturati dal D’Arliano.

Dalla palude
si solleva il Burlamacca
e da Viareggio
porta via tutta la fiacca
e poi suona un burlatango,
mezza burla e mezzo tango,
che io subito rimpiango
quando i fuochi artificiali
danno addio al Carneval.

Io sono senza casa, mi basterebbe un fondo
ma dice che ‘un si pole, ma niente neanche il sindaco.
Sequestrino l’appartamenti voti,
vedrai che almeno uno lo riscoti.
Sarà ma c’ho ‘ddolori a son di dormi’ fori,
pazienza e stamo boni ma girino ‘cco ‘cco.
Con Giugno c’ho da fa’ i sette e quaranta
per dichiara’ che vado ‘n bicicletta!
E a pedala’ di fame ne vien tanta!
Va’ dal dottore,
fa’ una curetta.
Ho fatto già l’analisi, l’elettrocardiogramma;
nel sangue c’ho ‘ccoriandoli, nel core un pentagramma
che sona un ritornello
che dice così:

Noi viareggini
stiamo bene a Carnevale
perché allora abbiamo tutti
lo stesso codice fiscale.
Il Carnevale
ci dà un colorito strano
e sembriamo tutti quanti
pitturati dal D’Arliano.

Dalla palude
si solleva il Burlamacca
e da Viareggio
porta via tutta la fiacca
e poi suona un burlatango,
mezza burla e mezzo tango,
che io subito rimpiango
quando i fuochi artificiali
danno addio al Carneval.

Dalla palude
si solleva il Burlamacca
e da Viareggio
porta via tutta la fiacca
e poi suona un burlatango,
mezza burla e mezzo tango,
che io subito rimpiango
quando i fuochi artificiali
danno addio al Carneval.
Danno addio al Carneval…

RIONE CENTRO

Un soffio di maestrale invade la città,
s’affaccia primavera, l’inverno se ne va.
Ridente carnevale, non più malinconia,
finestre aperte al sole, è tutta una follia.

Viareggio bella, dalla pineta al molo,
un corpo da modella con i capelli d’oro.
Son le sue perle, le bimbe, il carnevale,
un cantico d’amore da non dimenticar.
E Carnevale canta e ride al baccanale,
corre la vita, si dimentica l’età.
Viareggio mia, città dai mille incanti,
risplende ancor più bella, magia del Carneval.

Viareggio a Carnevale si veste di colore,
Ritorna spensierata come la gioventù.
Si desta dal letargo e dona baci e fiori,
Lo sguardo ammaliatore insidia la virtù.

Viareggio bella, dalla pineta al molo,
un corpo da modella con i capelli d’oro.
Son le sue perle, le bimbe, il carnevale,
un cantico d’amore da non dimenticar.
E Carnevale canta e ride al baccanale,
corre la vita, si dimentica l’età.
Viareggio mia, città dai mille incanti,
risplende ancor più bella, magia del Carneval.

Si tengono per mano, con i capelli al vento,
le bimbe di Viareggio e ridono di cuor.
Sorride Carnevale portando l’allegria
entrando nelle case ti lascia il buon umore.

Viareggio bella, dalla pineta al molo,
un corpo da modella con i capelli d’oro.
Son le sue perle, le bimbe, il carnevale,
un cantico d’amore da non dimenticar.
E Carnevale canta e ride al baccanale,
corre la vita, si dimentica l’età.
Viareggio mia, città dai mille incanti,
risplende ancor più bella, magia del Carneval.

E Carnevale canta e ride al baccanale,
corre la vita, si dimentica l’età.
Viareggio mia, città dai mille incanti,
risplende ancor più bella, magia del Carneval.
Viareggio mia, città dai mille incanti,
risplende ancor più bella, magia del Carneval!
Magia del Carneval!

RIONE MARE

Carnevale ancor sovrano
di un potere arcano
ti dirà il perché
il perché profuma un fiore,
il perché del cuore
che donasti a me…
Un’ondata d’allegria
passa in ogni via
la magia che c’è…
Vieni presto vita mia,
qui in periferia
manchi solo te.

È Carnevale che a sera
Viareggio colora d’azzurra realtà.
Rinnova sogni e canzoni,
s’affaccia ai rioni di questa città.
Asilo d’ogni emozione,
non trova confine la felicità
e quando timida e leggera
sboccerà la primavera,
fra i ricordi questa sera rivivrà…
E quando timida e leggera
sboccerà la primavera,
fra i ricordi questa sera rivivrà…

Carnevale con le stelle
manto di scintille,
scialle di lamé.
Mascherine in seta e tulle,
fragili farfalle,
frivoli bouché,
Pur l’età senza più ebrezza
con la giovinezza
qui confusa se…
Vieni presto, vita mia,
qui in periferia
manchi solo te…

È Carnevale che a sera
Viareggio colora d’azzurra realtà.
Rinnova sogni e canzoni,
s’affaccia ai rioni di questa città.
Asilo d’ogni emozione,
non trova confine la felicità
e quando timida e leggera
sboccerà la primavera,
fra i ricordi questa sera rivivrà…
E quando timida e leggera
sboccerà la primavera,
fra i ricordi questa sera rivivrà…

Asilo d’ogni emozione,
non trova confine la felicità
e quando timida e leggera
sboccerà la primavera,
fra i ricordi questa sera rivivrà…
E quando timida e leggera
sboccerà la primavera,
fra i ricordi questa sera rivivrà!

RIONE MIGLIARINA

La gioia del carneval ritorna ancor
e del treno ogni cuor col suo splendor
Ritorna a Burlamacco e c’è la banda
che suona anche per noi al carneval.
E mille mascherine sono in festa,
ti invitano a scordar ogni pensiero triste.
E così si passa il tempo,
tra un coriandolo e una spiaggia tutta d’or

Oggi è festa in ogni cuore
è tornato il Carnevale,
oggi è festa!
Si dimentica i pensieri,
si ritrova l’allegria,
oggi è festa!
Ed i carri risplendono in ciel,
di Viareggio i principi son.
E le feste dei rioni,
son belli più che mai,
Viareggio mia.

Il tempo passa e lascia in ogni cuor
la gioia di una festa che non muor,
ritornano le bimbe e i carri giù
e cantano per te, già primo amor.
Di mille sogni ormai si perdon dogmi,
riportano la vita in ogni suo pensier
e così ritorna ancora,
arriva la città del Carneval.

Ed i carri che splendono in ciel,
di Viareggio i principi son.
E le feste dei rioni,
son belli più che mai,
Viareggio mia!

RIONE DARSENA

Link utili

  • L’albo d’oro delle canzoni del Carnevale di Viareggio è riportato in questa pagina.
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  • I testi dei Festival di Burlamacco li potete trovare in questa pagina.