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Le musiche di È Viareggio una canzone 1999

Le musiche di È Viareggio una canzone 1999

Ecco le musiche della prima edizione di “È Viareggio una canzone”: insieme al riproduttore musicale potete anche trovare i testi. Buon ascolto!

Cerco una città, non so se c’è
Regno del più grande Carneval
Cerco una carezza di un’onda
Il salmastro che va
E sento dir Viareggio ed il mio cuore vola già
Soltanto cartapesta e cinque giorni sul vial
Venezia che sfarzo ti fa
Di Rio non se ne può più
Ma tutto è così semplice quaggiù

Poco è necessario per sognar
Chiudi gli occhi e pensa al blu del mar
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Un credo viareggino d’amor
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Per questo il mondo vale un po’ di più

Viareggio ora sorride e sai perché
Ha acceso i riflettori sui vial
Vivo l’emozione di un sogno l’ebrezza fissa
Portata dal libeccio questa musica è magia
Tre note di una samba ed è subito follia
In fondo al mar Tirreno
Polpi e nicchi ti fanno legger?
E giunge il buon umore fin su nel ciel

Poco è necessario per sognar
Chiudi gli occhi e pensa al blu del mar
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Un credo viareggino d’amor
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Per questo il mondo vale un po’ di più

Il sole s’addormenta dentro il mar
E tutto intorno fulgido splendor
È forse una stella o la luce di un carro che va
Se scopri in una maschera la dolce frenesia
T’accorgi che in un attimo la vita è una poesia
Degli altri Carnevali, sai, non se ne parla più
Ma tutto è così semplice quaggiù

Poco è necessario per sognar
Chiudi gli occhi e pensa al blu del mar
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Un credo viareggino d’amor
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Per questo il mondo vale un po’ di più

Basta un coriandolo ed è Carnevale
Per questo il mondo vale un po’ di più
Basta un coriandolo ed è Carnevale
Viareggio il resto qui ‘un vale più!

Cos’è questo baccano sul viale?
Quest’onda di frenetico viavai
non vedi che è iniziato Carnevale,
sei di Viareggio eppure non lo sai.
Vedrai che se tu segui questa musica
col mondo poi ritorni in armonia,
recuperi al più presto la tua carica
e lasci che il viavai ti porti via.

Aprila, coraggio aprila
la tua finestra verso la felicità,
coglila, al volo coglila
come se fosse un’opportunità,
seguendo quel coriandolo che va…

Allora brinda alla vita con me,
con questo cocktail che trabocca di euforia
c’è dentro anche lo swing di questa musica,
e un pizzico locale di pazzia.
Alza il bicchiere per aria con me
e invita questa gente all’allegria,
e se un coriandolo nella tua coppa cadrà
potrà sembrarti strana la fatalità,
così forse per caso, forse un po’ per magia,
che nasce questo cocktail Carneval.

Mi dici tu che cosa c’è di male,
nel dire “Che sarà quel che sarà”
se poi voglio sedermi in riva al mare,
e respirare a fondo la città.
Questo salmastro mi entra dentro l’anima
e mi allontana ogni ipocrisia,
guardo un gabbiano libero che scivola
sull’onda di una magica poesia.

Fermalo, ti prego fermalo
quell’ attimo che fugge e che non torna più,
seguilo, adesso seguilo
il ritmo che ti porta al Carneval,
e ti trascina dentro al baccanal…

Allora brinda alla vita con me,
con questo cocktail che trabocca di euforia
c’è dentro anche lo swing di questa musica,
e un pizzico locale di pazzia.
Alza il bicchiere per aria con me
e invita questa gente all’allegria,
e se un coriandolo nella tua coppa cadrà
potrà sembrarti strana la fatalità,
così forse per caso, forse un po’ per magia,
che nasce questo cocktail Carneval.

Alza il bicchiere per aria con me
e invita questa gente all’allegria,
e se un coriandolo nella tua coppa cadrà
potrà sembrarti strana la fatalità,
così forse per caso, forse un po’ per magia,
che nasce questo cocktail Carneval,
che nasce questo cocktail Carneval.

Sempre ‘ncurante de’ climi freddi o caldi,
ti fai vede’ gira’ ‘n via Garibaldi;
tutto azzimato vestito roccoccò,
giacca e gemelli, cravatta o papillon.
Ma è ‘nutile barare, facendoti vede’ col cellulare,
io non ci credo ormai è sicuro e scommetto,
che sei del Terminetto…del ponte di Maghetto,
prova a negarlo se puoi, Viaregginaccio che sei.

Viaregginaccio…Viaregginaccio
ti piace la pattona e il castagnaccio.
Scarti il caviale e mangi il coltellaccio
e sei un via-re-ggi-na-ccio!

E provi pure a fare il gagarone,
quando sei da Tito e ordini il salmone;
mentre voresti esse’, e ti si legge ‘n faccia,
a mangia’ da Athos du’ etti di fogaccia.
Ci provi in mille modi a fa’ il gagà e quello che non sei fai sembra’,
ma se apri bocca lo sanno fino al molo,
che sei del Marco Polo…lo si capisce al volo,
prova a negarlo se puoi, Viaregginaccio che sei.

Viaregginaccio…Viaregginaccio
ti piace la pattona e il castagnaccio.
Scarti il caviale e mangi il coltellaccio
e sei un via-re-ggi-na-ccio!

Stai sempre attento a non parlare viareggino,
provi a non storpiare un “dicono” in un “dino”;
un “quello” in “vello”, un “mica” con un “mia”,
tanto prima o poi ti scappa un “delafia”.
Co’ paroloni inglesi vuoi farci il Nesci e poi, un ci ‘ntendi una sega,
e parli ameri’ano se passi da Galliano,
ma quale ameri’ano…se sei del Varignano
prova a negarlo se puoi, Viaregginaccio che sei.

Viaregginaccio…Viaregginaccio
ti piace la pattona e il castagnaccio.
Scarti il caviale e mangi il coltellaccio
e sei un via-re-ggi-na-ccio!

Più di cent’anni or sono a un re burlone
venne un’idea geniale: “Inventiamo il Carneval”.
Via subito al bando le parole, volle cercare una magica città.
Facile fu trovare sole e mare, gioia,
buonumore “Finalmente eccola qua”
Viareggio tu, sei proprio tu, quel gran gioiello di città,
noia non sta di casa qua, è proprio il caso di provar.
Comincia su, dai proprio tu e per le strade crescerà
la voglia matta di ridere e scherzar.

Provaci tu, dai provaci tu ad inventar il Carneval
Con quello stile che tu hai, che grande festa, prova, dai!
Provaci tu dai provaci tu la gente è pronta già lo sai
E tutto il mondo poi ti seguirà

Carri, maschere e bande sul viale
Che atmosfera magica e fatale, grazie a te
Ora la gente ha il vero suo ideale
Lo porterà nel cuore, mai lo scorderà.
Musica, canti e balli: È un baccanale,
che poi tutto il mondo, sai ci invidierà.
Viareggio, dai ti puoi vantar che questo è il vero Carneval,
stelle filanti son quaggiù, mille coriandoli nel blu.
Bambina, su vieni anche tu quante emozioni poi vivrai
Siamo sicuri che non ci lascerai.

Sei proprio tu, davvero tu la gran città del Carneval,
con quello stile che tu hai che grande festa, prova, dai
Sei proprio tu, si proprio tu ti puoi vantare che questo è il vero Carneval
Provaci tu, si proprio tu ad inventare il Carneval
Sei proprio tu, davvero tu la gran città del Carneval
Con quello stile che tu hai, che grande festa, prova, dai
Sei proprio tu, si proprio tu, ti puoi vantare che questo è il vero Carneval
Sei Proprio tu, ti puoi vantare che questo è il vero Carneval.

Viareggio è là
tra le montagne e il lungomare
tra il molo e te
che non sai dire “Delafia”
e vuoi gridare a chi sta accanto:
“Volo via, vado in America
e chissà?
Trovassi mai una nuova vita da pascià
sarei già pronto ad andar via.”

Viareggio è qua
sopra un coriandolo di sole
dove è legato anche il tuo cuore
questo non lo puoi negar.
La tua città
sa darti cose grandi che
non puoi nemmeno immaginare
di vederne o di sentirne
tutta la magia che c’è;
la tua città
amica vera anche per me
incorreggibile che sia
non è una reggia da pascià
ma è sempre lei la tua città.

Viareggio è là
tra cielo azzurro e sabbia chiara
è un punto che
tutti vorrebbero per sé
e invece tu stai lì a gridare:
“Volo via, vado in America
e chissà?
Trovassi mai una nuova vita da pascià
sarei già pronto ad andar via.”

Dai vieni qua
cancella queste tue parole
fatte di rabbia e confusione
prova a ridere di più.
È Carneval
e torna il bimbo che era in noi
quando si andava mascherati
per le strade
da giullari o da piloti di Star Trek.
È Carneval
lo senti il ritmo esplode già
il carro aspetta solo il via
stelle, coriandoli e follia
Viareggio, sei la mia città.

E su quel carro
ci sentiamo degli eroi
come i piloti di Star Trek
siamo i più forti
i più potenti siamo noi
nessuno mai ci fermerà!
Erano giorni
di canzonette e di follia
e ancora oggi
c’è tanta voglia di allegria
e quando sentirai suonare
“Su la Coppa di Champagne”
È di nuovo Carneval.

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