Le musiche del Festival della canzone di Carnevale 1996

Ecco le musiche del primo Festival della canzone di Carnevale: insieme al riproduttore musicale potete anche trovare i testi. Buon ascolto!

È Carneval,
o almeno si diceva un anno fa.
Siamo in balia
di crisi finanziarie e di follia.
Che assurdità
pensare di annullare il Carneval.
Voglio un’idea
che faccia ritornare l’allegria.

Svegliate tutti
col rullo dei tamburi.
Finché il cannone
tre volte sparerà.
Il mare arriva fino in passeggiata,
e ricco di colori
dà inizio alla sfilata.
Poi il sole li accende
e col rosso del tramonto,
li maschera in coriandoli del ciel.

È Carneval,
ci accoglie con un mare di euforia.
Che malattia
sentirsi ragazzini ad ogni età.
È il Carneval
che gioca confondendoti le idee.
Segui la scia
e lasciati alle spalle la realtà.

Questo è il paese
che tutti hanno sognato.
Dove il sorriso
ti dà la libertà.
Il vino scenderà dal Burlamacca,
e vincerà il torpore
del sonno e della fiacca.
Che notte, stanotte
mi sento un aquilone
che spruzza di colore la città.

È Carneval,
amore mio non chiedermi perché.
Vieni a provare
quel riflettore acceso su di te.
Vieni sul mare a sentire,
quel canto che insistente ti dirà:
È già Carneval!

Brano che non raggiunse la finale del “Festival della canzone di Carnevale” e riproposto lo stesso anno al concorso “Carnevalando”, ottenendo un terzo posto.

Tornano le rondini e l’inverno se ne va
nasce un nuovo amore al Carnevale;
sboccia come un fiore in mezzo ai pini di città
lieve come neve in ogni cuore.
Volti impataccati in cerca di felicità
nella solitudine e la vita che sarà;
corri insieme al vento,
corri insieme a me,
ecco il Carnevale che cos’è,
secoli di storia dentro la realtà,
di bugie dipinte verità.

Carnevale è, voglia che c’è in me
di cantar questa canzone,
canta la città, la felicità
sta nascendo in ogni cuore.
Carnevale è, favola di un re
che rinnova l’emozione.
Spiffero di vento,
musica che sa
d’un lontano incanto,
cambia la realtà.
Bimbo sei contento?
Burlamacco è qua.
Tempo del rimpianto va…

Basta così poco a risvegliare la città,
basta solo un canto di cicale,
basta una carezza, un tocco magico et voilà…
Poche note e nasce il Carnevale.
Volano i coriandoli e ritorna l’allegria
carri colorati e mascherate per la via,
vedi spunta il sole,
il tempo corre e va,
cadono le stelle in riva al mar;
storie della gente
che è vissuta qua
e che ha dato vita al Carneval.

Carnevale è, favola di un re
che rinnova l’emozione.
Spiffero di vento,
musica che sa
d’un lontano incanto,
cambia la realtà.
Bimbo sei contento?
Burlamacco è qua.
Tempo del rimpianto va…
Spiffero di vento,
musica che sa
d’un lontano incanto,
cambia la realtà.
Bimbo sei contento?
Burlamacco è qua.
Tempo del rimpianto va!

Per il tuo egoismo umano,
la terra va in rovina.
Per quest’animale strano,
la fine s’avvicina.
Tu ti credi un padreterno
ma sei il più misero dei re.
Se il tuo regno è questo inferno,
di futuro non ce n’è.

Gridare, io voglio gridare
per terra e per mare,
tu grida con me.
Col cuore, nel tuo Carnevale
potrai ritrovare l’amore che c’è.
E un coro di rondini in volo
e fiori che sbocciano già,
che sognano un pezzo di cielo,
che vogliono la libertà.

Contro il mondo e la natura,
si abbatte come pazza
la terribile creatura
sulla sua stessa razza.
È una guerra di cultura,
una guerra contro noi,
che terribile congiura,
sembra il tempo degli dei.

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L’albo d’oro delle canzoni del Carnevale di Viareggio è riportato in questa pagina.
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