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Le musiche del Festival dei rioni 2012

Le musiche del Festival dei rioni 2012

Ecco le musiche del l’ottavo Festival dei rioni: insieme al riproduttore musicale potete anche trovare i testi. Le esibizioni della serata le trovate tramite questo link. Buon ascolto!

Lo puoi trovare sul molo,
tra i pescatori a pescare,
o chiuso al freddo di un hangar
con le mani sul giornale.
Una faccia imbiancata,
dava vita al suo bozzetto
che costruiva, per esempio,
“Un carnevale nel cassetto”.
Nacque un’idea preziosa,
di spirito ecologista,
Celentano stretto fra i muri
un po’ sgomento a prima vista.
Così un forte messaggio
lasciava meravigliati:
il carrista si chiedeva
dove andranno gli innamorati.

Ecco sta arrivando
un groviglio di rami secchi,
canta la civetta
dai colori strepitosi.
Poi c’è un battibecco
che fa esplodere un vulcano,
sono leoni tra conigli
coraggiosi.

Passa un carro che farà la storia,
che esplode e disincanto,
è la bomba per il centenario.
Pagliacci in movimento,
piovono coriandoli sui viali.
Il mago è lì davanti
con i suoi guanti gialli ,
il grande Arnaldo Galli.

Poi si apriva quel cielo
proprio sopra le rovine,
un diavolaccio illudeva tutta
questa gente per bene;
rosso come l’inferno,
si strofinava le mani
sghignazzando perché sapeva
che non c’era più un domani.
Se ne contano 20
di primi premi vinti,
dal lontano ’62
ne son passati di bei momenti.
Bambole, Ballerine
tra i ricordi migliori,
nello spazio si muoveranno
con i Grandi Navigatori.

Ecco sta arrivando
un groviglio di rami secchi,
canta la civetta
dai colori strepitosi.
Poi c’è un battibecco
che fa esplodere un vulcano,
sono leoni tra conigli
coraggiosi.

Passa un carro che farà la storia,
che esplode e disincanto,
è la bomba per il centenario.
Pagliacci in movimento,
piovono coriandoli sui viali.
Il mago è lì davanti
con i suoi guanti gialli.

Passa un carro pieno di invenzione,
non può fermare il tempo.
Un ciglio bianco in mezzo alle persone,
ora si muove stanco,
gocce di petrolio sulle ali.
Suo padre lì davanti,
con i capelli bianchi,
il grande Arnaldo Galli.

Ci sono giorni in cui la vita è strana
e non sai perché succede,
che un sogno ad occhi aperti
prenda forma.
Sul viale mascherato,
da bandiere incorniciato,
passa un carro,
che emozione nella folla.
È questo il mondo che ribalta i ruoli
e ci rende tutti uguali
in un regno dove conta la lealtà.
Oh-oh-oh-oh.
E adesso vieni, dai, non ti fermare,
se lo vuoi tu puoi volare
al di là di ogni problema
ed ogni avversità.

E scendono coriandoli dal cielo,
si vestono le fate con le stelle,
ma sembra di trovarsi
tra le favole più belle.
E scendono coriandoli dal cielo,
le onde sono note musicali,
Viareggio mostra al mondo
tutti quanti i suoi tesori,
coriandoli.

Intanto qua trascorrono le ore
ma è un momento senza tempo,
dove tu puoi essere quello
che ti piace.
Tra le palle passeggiata
una festa è cominciata,
vedo il volto di un bambino
che sorride.
È questo mondo che riscalda i cuori
con i suoi mille colori
e coinvolge le persone di ogni età.
Oh-oh-oh-oh.
Allora vieni, dai, non esitare,
questo è il nostro Carnevale
dove tutto può accadere
e sarà, realtà.

E scendono coriandoli dal cielo,
si vestono le fate con le stelle,
ma sembra di trovarsi
tra le favole più belle.
E scendono coriandoli dal cielo,
le onde sono note musicali,
Viareggio mostra al mondo
tutti quanti i suoi tesori,
coriandoli.

È questo il mondo che ribalta i ruoli
e ci rende tutti uguali
in un regno dove conta la lealtà.
Oh-oh-oh-oh.
E allora vieni, dai, non esitare,
questo è il nostro Carnevale
dove tutto può accadere
e sarà, realtà.

E scendono coriandoli dal cielo,
si vestono le fate con le stelle,
ma sembra di trovarsi
tra le favole più belle.
E scendono coriandoli dal cielo,
le onde sono note musicali,
Viareggio mostra al mondo
tutti quanti i suoi tesori,
coriandoli.

In tempi ormai remoti, intrisi di follia
Si narra di Viareggio e la sua fotografia
Vi canterò le gesta nobili di questa mia città
Da quando fu creata, all’alba che verrà…

Prendi come esempio una canzone ormai già scritta,
uno di quei testi che ti fa pensare un po’,
nata con sapienza dalla mano di un artista,
parlando di Viareggio e di come si creò.

Nell’epoca di guerre, di tasse e di sovrani,
di quando da un castello nasceva una città,
dove re e regine di tempi ormai lontani,
Vi presero soggiorno senza andare via di qua.

Perché non son come le altre,
non sono una città qualunque,
perché bastan poche frasi, per capire chi io sia,
perché qualsiasi angolo ti parlerà di me!

Sono un disegno su carta ingiallita,
sono la vita, una fotografia,
sono l’orgoglio, la tua vecchia amica,
la frase più bella di una poesia.
Sono passato, presente, futuro,
sono la storia che non ha mai età,
sono una scritta sbiadita sul molo
che è stata dipinta parecchi anni fa.

Racconterò di nobili che per sentirsi liberi,
decisero a quel punto di divertirsi un po’,
fuggendo dalle leggi e da contrasti vari,
così fu la magia che a un tratto cominciò.

Dal niente prese vita una bellissima sfilata,
per strada volti semplici, borghesi e marinai,
carri poco stabili con gente mascherata,
e un cantastorie che cantando va.

Sono un disegno su carta ingiallita,
sono la vita, una fotografia,
sono l’orgoglio, la tua vecchia amica,
la frase più bella di una poesia.
Sono passato, presente, futuro,
sono la storia che non ha mai età,
sono una scritta sbiadita sul molo
che è stata dipinta parecchi anni fa.

Perché non son come le altre,
non sono una città qualunque,
perché bastan poche frasi, per capire chi io sia,
perché qualsiasi angolo ti parlerà di me!

Sono un disegno su carta ingiallita,
sono la vita, una fotografia,
sono l’orgoglio, la tua vecchia amica,
la frase più bella di una poesia.
Sono passato, presente, futuro,
sono la storia che non ha mai età,
sono una scritta sbiadita sul molo
che è stata dipinta parecchi anni fa.
sono una scritta sbiadita sul molo
che ancora è dipinta, qua!

Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!
Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!

Un quarto alle tre, son pronto per te
Oh oh oh oh oh oh oh oh oh
Un botto sul mare, tutto regolare
Oh oh oh oh oh oh oh oh
Ma fra corde e movimenti
Muovo il mascherone, non ci vedo niente
Seguo il ritmo della musica

E pensa al carro che
Splende sul Viale Carnevale
Io dentro che muovo
Questo mascherone che mi fa
Sentire l’amore
L’orgoglio mio di farti vivere
E il cuore batte dentro me
Lo sento forte, fa:

Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!
Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!

Il braccio va giù, la testa va su
Oh oh oh oh oh oh oh oh
Si muove con me e sorride con te
Oh oh oh oh oh oh oh oh
Poi lo sfiori dal terrazzo
Più lo guardi bene, più diventi pazzo
Son le sette e non ne posso più

E pensa al carro che
Splende sul Viale Carnevale
Io dentro che muovo
Questo mascherone che mi fa
Sentire l’amore
L’orgoglio mio di farti vivere
E il cuore batte dentro me
Lo sento forte, fa:

Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!
Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!

E pensa al carro che
Splende sul Viale Carnevale
Io dentro che muovo
Questo mascherone che mi fa
Sentire l’amore
L’orgoglio mio di farti vivere
E il cuore batte dentro me
Lo sento forte, fa:

Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!
Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!

È l’orgoglio mio di farvi vivere
E il cuore batte dentro me
Lo sento forte, fa:

Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!
Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!
Pappara pappa, para pappa, è Viareggio!

La mattina molto presto,
il mio cane in fondo al letto
e il pensiero è sempre là.
Prendo e vado sul moletto,
solo noi e la mi’ Viareggio
e un gabbiano vola via.
Là mentre il buio si allontana
una luce sale su,
è la mi’ Viareggio che dal sogno
si risveglia per bisogno,
per incanto e per magia.

Si è già alzato anche il Libeccio,
è proprio lei la mi’ Viareggio,
forse l’unica città
col salmastro nelle vene,
energia che non si tiene
e la sirena suona già:
parte il turno nei cantieri,
già una barca se ne va.
Il turista è affascinato:
oggi scoppia il Carneval!

Burlamacco con Ondina,
lui comanda per un mese
e tiene a bada la città
e dal carro in Passeggiata
rende omaggio a tutti quanti
con sorrisi ed allegria,
lancia gioia e adrenalina
e di scherzi una dozzina
a chi voglia non ne ha,
e i coriandoli al lucchese
mentre a bocca aperta ammira
il nostro grande Carneval,
fa un inchino al ferrarese
che ha lasciato un piede a Cento
ma con l’altro è sempre qua!

E se Viareggio è un paradiso,
se è la patria del sorriso
manteniamola così,
e se la spiaggia ha il lavarone
o il bagnante è un brontolone,
sì lo so c’è da ingolla’.
Se in Comune c’è bufera
e palanche un ce n’è più,
ma se provi e sali sopra il carro
ti dimentichi di tutto
e abbasso la malinconia.

Poi i giganti in cartapesta
mestamente se ne vanno
e danno addio al Carneval,
i viali ormai deserti
e la sfilata è già un ricordo,
un’amara nostalgia.
Parte il mascherone di Luciano
che senza ad Aurelio un ci po’ sta,
il canale è illuminato
e la Luna splende già!

Burlamacco con Ondina,
lui comanda per un mese
e tiene a bada la città
e dal carro in Passeggiata
rende omaggio a tutti quanti
con sorrisi ed allegria,
lancia gioia e adrenalina
e di scherzi una dozzina
a chi voglia non ne ha,
e i coriandoli al lucchese
mentre a bocca aperta ammira
il nostro grande Carneval,
fa un inchino al ferrarese
che ha lasciato un piede a Cento
ma con l’altro è sempre qua!

Burlamacco con Ondina,
lui comanda per un mese
e tiene a bada la città
e dal carro in Passeggiata
rende omaggio a tutti quanti
con sorrisi ed allegria…

Burlamacco Re della risata,
Burlamacco maschera invidiata.
Scoppia il cielo, è luce in Passeggiata
e con i fuochi artificiali
una lacrima vien giù.
Corro e lascio un segno sulla spiaggia,
tre parole nella sabbia:
“Torna presto Carneval”.

Corro e lascio un segno sulla spiaggia,
tre parole nella sabbia:
“Torna presto Carneval”.

Link utili

  • L’albo d’oro delle canzoni del Carnevale di Viareggio è riportato in questa pagina.
  • Per tornare alla pagina delle edizioni passate clicca qui!
  • I testi dei Festival di Burlamacco li potete trovare in questa pagina.